Parte la Coppa Interamnia blindata, la decima senza Giorgio Binchi

TERAMO – Tra le tante storie vissute, raccontate e molte diventate leggende metropolitane, la vita della Coppa Interamnia si arricchisce di un altro passaggio epocale. Questa sera il via ufficiale della 45esima edizione del festival internazionale della pallamano, da sempre incrocio di popoli giovanili e quintessenza dell’integrazione e del superamento delle barriere politiche e religiose, si piega alle norme sulla sicurezza che l’intolleranza e il terrorismo hanno imposto. Secondo le disposizioni del Ministero dell’Interno, in occasione della Grande Parata Inaugurale, in programma come di consueto in centro storico a Teramo dalle 20.30, sarà consentito l’accesso in piazza Martiri soltantoi a 2mila spettatori, più gli atleti. Una limitazione che si concretizzerà attraverso la distribuzione di un braccialetto identificativo, in carta e monouso, preceduta da una procedura di identificazione. Non sarà consentito introdurre zaini, oggetti pesanti o ritenuti pericolosi e le bottigli di acqua dovranno essere in plastica e senza tappo. Il panino sarà invece libero. Chi vorrà assistere all’evento più emozionante della kermesse, dunque, dovrà farlo o presentandosi con largo anticipo ai punti di accesso in piazza, sul corso, in via Oberdan, in piazza Orsini e in via Veneto, oppure dislocandosi lungo il percorso, dove non ci sono limitazioni numeriche alle presenze. La sfilata quest’anno avrà un percorso diverso, soprattutto per la sicurezza e per i lavori presenti su corso San Giorgio. Il punto di raccolta sarà in corso Porta Romana e da lì il corteo multicolore si snoderà attraverso via Veneto, l’Anfiteatro romano, piazza Verdi, via Savini, via Cirillo, corso de Michetti, corso Cerulli per sfociare poi nella piazza centrale. Coppa sia, dunque, senza dimenticare che l’evento che resiste, tra alti e bassi, da 45 anni, quest’anno sarà anche il decimo senza chi ne fu l’anima: nel luglio del 2007 infatti, ci lasciava Giorgio Binchi, e in tantissimi, soprattutto quelli che per essere alla Coppa arrivano da lontano, non lo hanno mai dimenticato.